La giada non è stata soltanto idealizzata e personificata, ma è anche divenuta un oggetto mitico, specialmente nei tempi antichi, quando i recipienti di giada erano consacrati al compimento dei riti e della divinazione.
Gli antichi credevano che la giada si fosse formata là dove le fenici si erano posate, e là dove c’erano accumuli di yang . Si credeva che soltanto facendo appello allo yin si potesse purificare la giada e ottenere così l’essenza della terra e del cielo; questa credenza ha influenzato i cinesi per numerosi secoli.
I cinesi antichi consideravano sacra la giada che serviva a fabbricare le urne sacre, pertanto la sua estrazione doveva rispettare determinati principi. Ciononostante, non tutti credevano a queste teorie: l’imperatore Qianlong dei Qing sfidò questa credenza facendo incidere due pezzi di giada rappresentanti due uomini che portano della giada; egli scrisse un saggio critico nella parte posteriore di queste incisioni e fece notare che, poiché durante le notti di luna non si poteva avere una buona visione, l’estrazione doveva svolgersi in autunno, periodo in cui i fiumi sono in secca.
Si credeva, inoltre, che la giada impedisse la corrosione e cacciasse gli spiriti maligni. Con il passare del tempo gli aspetti mitologici della giada scomparirono poco a poco. Ma, nonostante ciò, ancora oggi molte persone credono che indossare della giada sia positivo per la salute.
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